Continuano gli infantili capriccetti della Lega dopo la vittoria di Fiumicino su Malpensa:
«L’emendamento (che introduce la tassa su richiesta e rinnovo del permesso di soggiorno e la fideiussione per gli imprenditori che non siano di pura razza italiana, ndPh.) c’è, solo che al posto dei 200 euro per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno si prevede un contributo da definire con decreto. Il principio viene affermato così come previsto e votato» (Roberto Maroni, 13 gennnaio 2008)
Il governo è polifonico al limite della cacofonia. Come disse il premier,
“Abbiamo detto che non eravamo d’accordo (sulla tassa, ndPh.), era una proposta che non era stata fatta al tavolo del governo – spiega il premier – e quando l’abbiamo conosciuta ho di mio pugno firmato il mio no, consegnandolo alla mia segreteria che subito ne ha informato i nostri parlamentari. Quando ho conosciuto il senso dell’emendamento ho immediatamente dichiarato di essere contrario. Anche i rappresentanti del governo in commissione lo hanno accantonato per non dire immediatamente no ad una componente importante della maggioranza. Ma eravamo tutti d’accordo”. (Silvio Berlusconi, 10 gennaio 2009)
Una leadership forte, risoluta e risolutiva, par di capire. Come diceva La Russa, Berlusconi è la Cassazione del governo: evidentemente qualcuno deve avere inserito un quarto grado di giudizio. Attendiamo nuove e sempre più intelligenti misure per lenire lo smacco leghista su Malpensa. Proviamo con una scatola di Lego?
Update: Berlusconi si riprende il ruolo di Cassazione, e resta contrario. E sostiene che lo sarebbe pure Umberto Bossi. In quel caso si confermerebbe che ogni leghista è un’isola, o più propriamente una monade. O forse solo confuso ed assai poco felice.
Addendum: Benedetto sulla “tassa sulle badanti”. Semplicemente perfetto.