American Express pagherà un bonus di 300 dollari ai clienti che restituiranno la carta di credito Amex saldando entro il 30 aprile il debito residuo. L’idea è quella di spingere i debitori a “tirare” credito da altre carte e da altri programmi di credito al consumo, e ridurre l’esposizione ed il rischio di aumento delle insolvenze. In pratica, una forma di beggar-thy-neighbour (che in questo caso sarebbe la concorrenza) o di musical chair, il gioco del cerino. Idea futile, visto che questa iniziativa avviene pressoché in contemporanea tra gli emittenti le carte, che stanno correndo in massa verso l’uscita, per evitare di ricevere in faccia l’onda di piena delle insolvenze, che entro fine anno potrebbero toccare l’11 per cento, secondo uno scenario di stress recentemente elaborato. L’aspetto interessante di tutta la vicenda è il fatto che Amex è destinataria di fondi del TARP, e in teoria si sarebbe dovuta impegnare ad espandere il credito. Invece, visto che il denaro è fungibile per definizione, parte dei fondi del salvataggio verranno destinati a ridurre l’esposizione creditizia.
E’ il deleveraging, bellezza, e tu non puoi farci niente. Niente.