*Post tecnico. In questo periodo facciamo poca filosofia, sorry.
Ennesimo round del salvataggio al rallentatore di AIG. La criticità della compagnia, come segnalato, deriva dall’aver venduto protezione creditizia “naked“, cioè senza possedere titoli della reference entity, su importi nozionali stratosferici, 450 miliardi di dollari al picco di operatività, ancora 300 miliardi lo scorso settembre. Al deteriorarsi del merito di credito degli emittenti sui quali è stata venduta protezione, AIG deve postare un aumento dei margini di garanzia a favore dei compratori di protezione. Non solo: in caso di fallimento dell’entità di riferimento sottostante, AIG deve pagare al compratore di protezione il capitale nozionale garantito, ricevendo in cambio un’obbligazione dell’entità andata in default.
In estrema sintesi, chi rompe paga e i cocci (cioè l’obbligazione in default) sono suoi. Ora, AIG ha venduto protezione a mezzo mondo: non solo ai 30 milioni di sottoscrittori di sue polizze, ma anche a broker-dealer americani, società di gestione, fondi pensione e (soprattutto) banche europee, che hanno comprato protezione per ridurre gli obblighi di capitale di vigilanza. E’ evidente, quindi, che poche cose sul pianeta sono più contagiose e sistemiche di AIG.
Questa considerazione ha già fatto sollevare alcune sopracciglia americane, che ritengono che il salvataggio di AIG sia in realtà il salvataggio di magna pars del sistema finanziario europeo, e proprio all’indomani del vertice di Bruxelles dove i capi di stato e di governo hanno deciso di non decidere sul bailout dell’Est Europa (e mal gliene incoglierà). Un Piano Marshall per l’Europa, via AIG? Molto immaginifico e forse un po’ sciovinistico affermarlo, ma certamente il salvataggio del sistema finanziario americano è ormai diventato la prosecuzione della politica con altri mezzi, come ben sanno i cinesi.
Addendum: tutte le demenziali (e mortali) tecniche usate da AIG per scavarsi la fossa. Istruttivo e raggelante. Voi assicurereste il mondo contro la fine del mondo? AIG lo ha fatto.