Citizens for Tax Justice, un’organizzazione liberal che rivendica “tasse eque per le famiglie a reddito medio e basso”, ha realizzato uno studio sui redditi del 2008 in cui misura la progressività complessiva del sistema tributario statunitense (effective tax rate), includendo nel computo la tassazione federale, statale e locale, personale ed aziendale, sul reddito e attraverso contributi sociali, accise, successioni, immobili. La definizione di reddito include il reddito monetario, gli utili aziendali al netto dei dividendi tassabili, i contributi pagati dal datore di lavoro.
I risultati sembrano confutare la saggezza convenzionale che ritiene che il sistema sia progressivo, come invece ribadito recentemente anche da uno studio del Congressional Budget Office, nel quale tuttavia si considera solo la tassazione federale. A livello c0mplessivo, la prevalente regressività di alcune forme di tassazione locale finisce con l’attenuare significativamente la progressività, di fatto invertendola per il 5 per cento di contribuenti più agiati. Questo esito (non è dato sapere quanto “casualmente”) finisce col sostenere l’orientamento di Barack Obama ad inasprire la tassazione sul 5 per cento dei contribuenti più ricchi.