C’è qualcosa di nuovo, oggi nell’aria. Anzi, d’antico. Quale chiamata può avere tempistica più simbolicamente pregnante di quella ricevuta da Loretta Napoleoni?
«Mi hanno chiamato la notte di Natale, mi hanno proposto di candidarmi. Ho pensato che fosse mio dovere, sono anni che dico che bisogna tornare alla società civile e che il sistema ha bisogno di rinnovamento, non potevo tirarmi indietro, non era logico»
Molti saranno i chiamati, una sola l’eletta. Anzi, Loretta.
Da oggi abbiamo anche l’economista specialista di terrorismo, epidermicamente simpatica come una gastrite (temiamo per la categoria, già del suo non particolarmente pop), dal pedigree accademico (viene dalla SAIS, come Timmy Geithner) e dalle idee molto chiare sulle motivazioni della sua candidatura, proveniente dalla leggendaria “società civile” (che vi avevamo detto?). C’è persino un tentativo di “quote rosa duepuntozero”:
«Una giunta con una forte presenza di donne professioniste, una giunta tecnica in un certo senso, di persone che non hanno tessere in tasca, ma con solide carriere, competenze da spendere per rimettere a posto le cose e rilanciare la politica. Bisogna cambiare. Investire sulle donne potrebbe sembrare un cambio di facciata, invece no, è un elemento catalizzante, il vero cambiamento è politico»
Fa tenerezza leggere che esiste ancora qualcuno che pensa che una donna in politica debba necessariamente essere diversa da un uomo, ma prendiamola come ipotesi di lavoro post-femminista. O meglio, pare che la Nostra sia una bio-economista, ed abbia isolato il virus della recessione, che risiederebbe nell’iperproduzione, nei maschi, di un ormone che ottunde la razionalità e rende fortemente propensi al rischio. Il primo che ride è un uomo. (N.B.: nell’articolo linkato c’è anche un mini-peana al preteso risk-sharing della finanza islamica. Per i dettagli, citofonare Dubai)
C’è un solo elemento che non emerge a sufficienza dai proclami della Napoleoni: la sua è una candidatura emersa “dal basso” nel senso che i promotori sono gli appartenenti ad un gruppo Facebook, peraltro non particolarmente affollato. Esperimento interessante, ma bisognerà vedere che ne pensa il Pd. Il rischio è che la Napoleoni pensi che il solo fatto di essere sostenuta “da internet” sia condizione necessaria e sufficiente per avere la nomination. Attendendo le primarie, che alla fine potrebbero effettivamente tornare utili. Anche a candidare un gigantesco ego dalle fattezze di donna.