La Francia è pronta ad una finanziaria-bis per trovare i 3,9 miliardi di euro da prestare alla Grecia. Le domande sorgono spontanee: che faranno i paesi fiscalmente sgarrupati, come Spagna e Portogallo, per trovare la propria quota parte del finanziamento per Atene? E l’Italia, da quali voci di bilancio attingerà, dal fondo per le aree sottosviluppate (altrui)?
Nel frattempo, il Fondo Monetario Internazionale, nel suo World Economic Outlook semestrale, prevede più crescita per i paesi emergenti e meno per Eurolandia e, all’interno di quest’ultima, per Germania e Italia. La Germania comincerà a sentire i morsi della crisi dei suoi partner commerciali europei del Club Med, mentre noi cresceremo dello 0,8 per cento e, se il dato sarà confermato, avremo un aumento della disoccupazione, visto che si tratta di una crescita sotto il nostro già ectoplasmatico potenziale. A dire il vero l’aumento di disoccupazione lo abbiamo già, nascosto dietro la cassa integrazione, ma non si può dire, per non essere accusati di disfattismo e “farsi scatenare contro i cani”.