«L’evasione fiscale è un freno alla crescita perché richiede tasse più elevate per chi le paga; riduce le risorse per le politiche sociali, ostacola gli interventi a favore dei cittadini con redditi modesti. Il cuneo fiscale sul lavoro è di circa 5 punti superiore alla media degli altri paesi dell’area dell’euro, il prelievo sui redditi da lavoro più bassi e quello sulle imprese, includendo l’Irap, sono più elevati di 6 punti. Secondo stime dell’Istat, il valore aggiunto sommerso ammonta al 16 per cento del PIL. Confrontando i dati della contabilità nazionale con le dichiarazioni dei contribuenti, si può valutare che tra il 2005 e il 2008 il 30 per cento della base imponibile dell’IVA sia stato evaso: in termini di gettito, sono oltre 30 miliardi l’anno, 2 punti di PIL»
Mario Draghi, Considerazioni finali all’Assemblea Ordinaria dei partecipanti
Alla luce di ciò, sempre convinti che “abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi“, o questo è l’ennesimo mantra falso e ipocrita sulla falsariga di “ma noi ne usciremo meglio di altri”?