Nella sua invettiva contro Pisapippa ed i servi dei poteri forti, Beppe Grillo accusa Niki Vendola, che “mantiene privata la gestione dell’acqua”. Vediamo. Acquedotto Pugliese è una società per azioni, controllata dalla Regione Puglia, che detiene l’87 per cento del capitale azionario, mentre la Regione Basilicata possiede il restante 13 per cento. E quindi? Privata in che modo? Forse perché è un’entità composta in forma societaria e non di ente economico?
Anche, ma soprattutto perché – azzardiamo – Acquedotto Pugliese ha (udite, udite!) un elenco di fornitori privati, ai quali si permette (agli occhi di Grillo) di assegnare appalti. Quindi, riepilogando: in questo momento abbiamo, in Italia, due correnti di pensiero della sinistra sociale, largamente intesa: quelli che elogiano Vendola ed il vendolismo perché mantiene l’acqua rigorosamente pubblica (ma lo è comunque), e quelli come Grillo che s’incazzano perché la gestione non è completamente in house, cioè col sacro bollino pubblico. Dovete mettervi d’accordo, ragazzi, o il vostro elettorato verrà colto da vertigini e si scannerà, scindendosi, prima di arrivare alle elezioni politiche. E noi ci ribeccheremo Berlusconi, in caso non avessimo già espatriato, per quel tempo.
«Beppe Grillo di politica non capisce nulla» – Giuseppe Cruciani