«Dispiace andare contro la nozione elegante e piacevole di salotto buono, ma pensiamo che in passato abbia qualche volta tutelato bene l’esistente e consentito la sopravvivenza un po’ forzata dell’italianità di alcune aziende, impedendo la distruzione creatrice schumpeteriana e non sempre facendo l’interesse di lungo periodo»
Mario Monti, 20 febbraio 2012, davanti (tra gli altri) al direttore del Corriere della Sera. Lo sappiamo, talk is cheap. Ma in questo strano interludio italiano capita di riuscire a sentire anche frasi come questa. Prima della fine di questa “breve parentesi”, e del ritorno della “democrazia” come l’abbiamo da sempre conosciuta. Pregando che la realtà riesca a vendicarci e a spazzare via salotti e patti di sindacato, di ogni ordine e grado. Sognare non costa nulla, in fondo.