Dunque, alla chiusura di mercato di venerdì scorso, quando tutti aspettavano con ansia l’intervento “risolutivo” della Ue in favore della Spagna, il rendimento del decennale spagnolo era del 6,22 per cento. Oggi, dopo 100 miliardi di prestiti a favore delle banche e quattro giorni di mercati aperti, siamo in prossimità del 7 per cento, cioè 70 punti-base sopra. Un successo indiscutibile, diciamo. Però voi continuate a baloccarvi con l’ipotesi che i mercati stiano punendo il lento passo delle riforme di Monti e a credere che singoli paesi risanatori e virtuosi riescano a sfuggire a questo contagioso massacro da disfunzione istituzionale, mi raccomando.
