Il settimanale – 31/10/2015

  • “Abbiamo disinnescato le clausole di salvaguardia”: certo, spingendole sotto il tappeto;
  • “Servono più investimenti”: certo, dimezzando quelli pubblici in information technology;
  • La Ue orientata ad ammettere la “clausola migranti” purché le spese siano documentate. In Italia in molti scambiano un maggiore debito per un rimborso, mentre raccolgono entusiasti i punti-fragola del deficit;
  • Dopo i timbratori seriali di cartellini a Sanremo, è utile sapere che già oggi licenziare nella PA è sostanzialmente possibile;
  • Poste italiane arriva in borsa: tutti i dubbi sull’ennesima “privatizzazione” all’italiana;
  • Anche il debito pubblico italiano ha rendimenti negativi, su alcune scadenze. Grazie Mario, ma non basta;
  • Tra fiction e fraintendimenti: pensare in grande, far crollare la produttività;
  • Fraintendete, fraintendete, assai poco resterà;
  • Ennesimo trenino piddino per un calo di disoccupazione frutto di aumento degli inattivi;
  • Calo di disoccupati ed aumento di occupati con un colpo di bacchetta magica ed un tratto di penna? Fatto;

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