- Questa è stata la settimana in cui gli italiani son passati da un’adolescenziale infatuazione all’odio per Macron. Avevano iniziato Scalfari e Prodi, la nazionalizzazione di STX ha fatto il resto. E per noi è subito nazional-liberismo;
- Che c’è di meglio di un sano scoppio di vittimismo italiano?
- Gli italiani riescono sempre a farsi cogliere impreparati dalla realtà;
- Ma sognare (e far chiacchiere) è gratis;
- Prosegue il dibattito tutto nostrano sul superamento del Fiscal Compact (spoiler: nulla cambierà), ma a volte qualche intuizione corretta riesce ad emergere, pur tra molte contraddizioni;
- In effetti, parliamo di un paese che ha falcidiato la propria spesa pubblica;
- Da un ceffone all’altro, la triste storia dei Repubblicani americani, travolti dalla catastrofica presidenza Trump;
- L’Atac di Roma ormai cadavere: la strada di risanamento che sinora Virginia Cunctatrix Raggi non ha ritenuto di percorrere, anche se il problema resta soprattutto culturale;
- Luoghi comuni d’Italia: la Spagna cresce perché fa deficit. O anche no;
Grafici da non mostrare a Marco Fortis. O forse sì, così troverebbe il lato positivo per noi:
IMF has collected 6 charts of doom that show #Italy's poor econ performance. https://t.co/VMsU7bduK9 pic.twitter.com/2Z3AV0OTdB
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) July 28, 2017