Mentre i Repubblicani americani proseguono nella loro perseverazione (in senso psichiatrico), votando e rivotando una rimozione purchessia dell’Obamacare (nelle versioni, repeal, skinny repeal, repeal & replace), mostrando di aver perso la testa oltre che il senso del ridicolo, ieri i vertici di quel povero partito hanno annunciato la morte anche della Border Adjustment Tax (BAT), partorita dalla fertile mente di Paul Ryan, che altro non era che una imitazione dell’Iva con incorporato un sussidio all’export. La farsa prosegue, il programma di Trump non esiste più.
La BAT, in realtà, serviva a creare un “tesorettone” di oltre mille miliardi di dollari in dieci anni, col quale finanziare il taglio drastico dell’imposta sulle imprese, che doveva scendere addirittura al 15%. Peccato che la BAT, oltre che a scatenare la terza guerra mondiale in sede di WTO col resto del mondo, avrebbe pressoché ammazzato i retailer statunitensi come Walmart, oltre che metà dell’industria petrolifera, quella del downstream (raffinazione). Lo stesso Trump, tutto occupato a lanciare tweet a destra e a manca, aveva già detto che la misura non lo entusiasmava.
No, certo: lui preferiva il “dazione” del 35% su chiunque osasse avere un surplus bilaterale con gli Usa. E vabbè. Ma quello che preme rimarcare è il comunicato col quale il povero Grand Old Party ha annunciato la morte della BAT: un capolavoro di ipocrisia e wishful thinking, di quelli che riuscirebbero a rendere la classe politica italiana, col suo pensiero magico ed i suoi non sequitur, un modello di razionalità.
Basta leggere questo passaggio del pippone comunicato di Paul Ryan e colleghi maggiorenti del GOP, in cui (non) si spiega perché la BAT è morta prima di nascere:
«And we are now confident that, without transitioning to a new domestic consumption-based tax system, there is a viable approach for ensuring a level playing field between American and foreign companies and workers, while protecting American jobs and the U.S. tax base. While we have debated the pro-growth benefits of border adjustability, we appreciate that there are many unknowns associated with it and have decided to set this policy aside in order to advance tax reform»
Che tradotto vuol dire: “la BAT non vedrà mai la luce ma siamo fiduciosi che i cattivoni stranieri smetteranno di rubarci lavoro e tasse. L’idea della BAT era molto ganza ma presentava delle ‘incognite’ [quindi non era così ganza, ndPh.] e allora la mettiamo da parte, dichiariamo vittoria e ci ritiriamo. O meglio, tenteremo di scrivere qualche altra genialata, non si sa quando, e la faremo votare al Congresso, dove finirà male esattamente come la cancellazione dell’Obamacare”. Una cancellazione che, oltre a creare 20-30 milioni di assicurati in meno, avrebbe generato un avanzo finanziario sull’arco decennale di valutazione della legge, da spendere per tagliare le imposte. Amen.
Non so a voi, ma a me fa una grande impressione vedere il partito che controlla Casa Bianca e Congresso essersi ridotto in questa miseranda condizione, e prendere a testate la realtà per vedere come va a finire. Una piccola consolazione per un italiano, quotidianamente alle prese con idiozie della propria politica domestica, ma anche una certa inquietudine pensando che qui abbiamo di fronte non uno stato semi-fallito come il nostro ma la prima potenza mondiale. Quindi non è esattamente mal comune, mezzo gaudio.