Ci sarebbe un modo proficuo, per Matteo Salvini, Luigi Di Maio ed il loro prestanome Giuseppe Conte, per recuperare montagne di soldi con cui finanziare tutto il loro sontuoso Contratto per gli italiani. Attivarsi senza respiro per promuovere l’uscita dalla Ue di Polonia e Ungheria. La prima riceve ogni anno sussidi netti Ue (cioè incassa più di quanto contribuisce) per circa 7 miliardi di euro; la seconda per circa 4,5 miliardi. Considerato che si tratta di paesi che contribuiscono in modo rilevante a bloccare la redistribuzione dei richiedenti asilo, ci danneggiano direttamente.
Considerando altresì che i loro attuali governi appaiono del tutto “eccentrici” rispetto ai valori prevalenti nell’Unione (note ubbie tipo separazione dei poteri, per dire), diremmo che sarebbe utile che i medesimi prendessero coscienza di questa loro “diversità” e promuovessero una loro exit da questa “gabbia totalitaria europea” che soffoca le libertà di quanti hanno elaborato l’ossimorico modello di democrazia illiberale.
Come dite? Polonia e Ungheria non hanno alcuna intenzione di uscire, perché altrimenti perderebbero la pioggia di miliardi altrui da cui sono beneficamente irrorate ogni anno? Capisco. Però questi non sono paesi alleati dell’Italia, sul piano di convergenza con i nostri interessi nazionali. Questi sono, molto banalmente, parassiti della Ue. Un giorno sarà chiaro anche ai nostri sovranisti con deficit cognitivo. Forse.