
Mario Draghi ha segnalato i “rischi in aumento per la crescita dell’economia” confermando già le precedenti previsioni come quelle ad esempio di Bankitalia. Ma non del governo italiano che, bontà sua, prevede invece per l’Italia un tasso di crescita fino a 1,5% come soglia massima e comunque non sotto il punto percentuale. Mentre Paolo Savona critica i modelli econometrici ma non si degna di mostrarci i risultati di altre e più robuste metodologie di previsione, che siamo certi avrà nel frattempo sviluppato. O no?
Ma cosa è realmente un modello di previsione economica? Una sorta di bussola per comprendere dove stiamo andando, oltre a valutare l’impatto su rotta e velocità di navigazione indotti dalle scelte di policy governative, oppure una sorta di camicia di forza meccanicistica, di quelle che servono a ridurre l’ansia del popolo stressato? Domanda retorica, mi raccomando. Di questi temi parliamo con Emilio Rossi presidente EconPartners e senior advisor di Oxford economics. Con Alberto Gallo, capo strategia macro di Algebris, parliamo delle scelte della Bce in questo momento congiunturale, e di Brexit. Buon ascolto.