Le Belve – 5/10/2019

Iniziamo come sempre con i temi economici italiani e globali della settimana. Sui due lati dell’Atlantico la manifattura continua ad indebolirsi, ma quel che è peggio è che ora sembra cedere anche il settore dei servizi. Parliamo poi della disputa sulla “rimodulazione” (i.e. “aumento”) dell’Iva, che qualcuno nel governo aveva già messo in conto e che è stata stoppata da Renzi. Al telefono con noi Luigi Marattin, deputato di Italia Viva.

Nuovi dazi americani per 7,5 miliardi contro l’Europa ma questa volta autorizzati dalla WTO, che ha riconosciuto l’illegittimità degli aiuti al consorzio Airbus. Gli italiani scoprono che le tariffe fanno male, dopo una demenziale stagione in cui parte della politica li presentava come misura salvifica per il Made in Italy. Ne parliamo con Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, organizzazione che riunisce le imprese di trasformazione alimentare.

I commercialisti, sempre più funzionari pubblici pagati dai clienti privati, ora sono fatti oggetto di una forma di populismo fiscale. Col nostro tributarista di fiducia, Alessio Argiolas, parliamo della proposta di “Daspo” (cioè interdizione dalla professione) a carico dei professionisti che autorizzino la compensazione di crediti inesistenti. Ma i commercialisti già oggi sono soggetti a sanzioni amministrative e responsabilità penali nel caso in cui rilascino attestazioni per crediti inesistenti.

Tutto, come sempre, scandito dalla colonna sonora delle Belve. Buon ascolto.

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