Le Belve – 14/12/2019

Per l’attualità della settimana, il debutto di Christine Lagarde in conferenza stampa al timone della Bce, con uno stile comunicativo piuttosto inusuale per un banchiere centrale. Gli esiti del Consiglio europeo sulla carbon neutrality al 2050 e gli imponenti investimenti che ciò implicherà, incluse frizioni con singoli stati. Il piano sovietico del governo italiano per Taranto. Il trionfo elettorale di Boris Johnson e gli undici mesi per negoziare un trattato commerciale con la Ue.

Con Carlo Bastasin, Senior Fellow della Luiss School of European Political Economy (Roma) e di Brookings Institution (Washington), parliamo del suo ultimo libro, “Viaggio al termine dell’Occidente – La divergenza secolare e l’ascesa del nazionalismo“. Da quando tecnologia, finanza e capitale umano si concentrano in singole professioni, settori o aree geografiche, la dinamica che segna gli individui è quella della divergenza, che alimenta contrapposizioni identitarie ed una retorica nazionalista fatta di rabbia e recriminazioni.

Con Fausto Panunzi, professore ordinario di Economia politica all’Università Bocconi, commentiamo il libro “The Great Reversal: How America Gave Up on Free Markets“, dell’economista Thomas Philippon, che tratta della riduzione della concorrenza negli Stati Uniti, causata sia dalla innovazione tecnologica che dalla pervasiva attività di lobbying aziendale sul potere politico. Il risultato sono minori investimenti, salari e crescita, e prezzi e diseguaglianze in aumento.

Con Alessio Argiolas parliamo della raccolta ed utilizzo dei dati personali da parte delle amministrazioni dello Stato, ignorando le indicazioni del Garante della Privacy.

Buon ascolto, anche della playlist delle Belve.

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