Più Iva per meno Irpef? I conti non tornano
Nel paese europeo col record di evasione Iva e clausole di salvaguardia da strozzo, perché non aumentare l’Iva per produrre spiccioli da redistribuire sull’Irpef?
Nel paese europeo col record di evasione Iva e clausole di salvaguardia da strozzo, perché non aumentare l’Iva per produrre spiccioli da redistribuire sull’Irpef?
Basta un poco di garanzia pubblica e il debito va su. Nuovi orizzonti del delirio negazionista (della realtà) che ha colpito il popolo italiano.
Dopo che l’agenzia di rating Fitch ha abbassato il merito di credito sovrano del nostro paese a BBB con outlook stabile, da BBB+ e outlook negativo, è iniziato l’abituale latrato pavloviano sul complotto di oscure forze del Male contro la Penisola. Nulla di nuovo sotto il sole, solo i soliti riflessi condizionati di rane in corso di bollitura in pentola.
Nel giorno dello sciopero generale di Cgil e Uil, arriva una singolare promessa di Natale da parte del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. E noi sentiamo sempre più impellente l’esigenza del silenzio.
Torniamo (anche per fatto personale) sulle dichiarazioni del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Quelle in cui il nostro eroe vuole “convincere” gli imprenditori ad investire, costi quel che costi, e gli investitori istituzionali a cacciare soldi per finanziare gli investimenti medesimi. Oggi Baretta torna sull’argomento nel corso di una intervista concessa ad Alessandro Barbera de La Stampa, e precisa ulteriormente il …
Intervistato oggi da Avvenire, il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, espone una sua personalissima teoria sul modo di espandere gli investimenti privati, e sulle leve da utilizzare per raggiungere l’obiettivo. Oltre a rivelarsi un robusto motivatore per imprenditori neghittosi, di stampo quasi kennedyano.
Intervistato ieri dal Quotidiano Nazionale, il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha lanciato (o meglio, rilanciato) un tema da qualche tempo accarezzato da alcuni personaggi del confuso teatrino italiano: mettere le mani sulla previdenza integrativa per rilanciare la crescita. Questa è un’estate climaticamente anomala ma la propensione della nostra presunta classe dirigente ai colpi di sole resta intatta.
Oggi il sottosegretario al Tesoro, Pier Paolo Baretta, si è esibito in una dichiarazione che lo eleva di diritto al rango di lafferiano di rito voodoo, oltre che a quello di soggetto con debito formativo in lingua inglese. Sullo sfondo, si prepara l’ordalia degli emendamenti al decreto Irpef, di cui nei prossimi giorni vi daremo conto.
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