Cospirazioni d’alcova

Condy Rice, come noto, non è particolarmente amata dalle teocrazie. Forse perché donna, forse perché dotata di un tratto pubblico piuttosto assertivo, per usare un eufemismo. Un’occasione imperdibile per assemblare una compilation di teorie cospirative di prim’ordine, quelle con satanici ebrei d’ordinanza, miscelate con i peggiori luoghi comuni della misoginia psichiatrica. Parole e musica di uno zelante deputato iraniano:

(ANSA) – TEHERAN, 6 LUG – Continuano inarrestabili le presunte rivelazioni di un deputato iraniano sull’altrettanto presunta ‘love story’ che ci sarebbe stata molti anni fa tra il segretario di Stato americano Condoleezza Rice e un iraniano. Storia finita male, dice il parlamentare, il quale afferma che proprio per il fatto di essere stata abbandonata, Condy avrebbe poi assunto una posizione dura con Teheran.
Questa volta il deputato, Shakrollah Attarzadeh, citato oggi dal quotidiano ‘Aftab’, va ben oltre, lasciando intendere che la Rice, ai tempi dell’Università, ha avuto una vita sessuale alquanto libera. Poi, in un crescendo che investe tutto l’Occidente, il deputato fa sapere che ”molti statisti americani ed europei hanno dei problemi, ma oltre a questi, la Rice ne ha degli altri”. Problemi che, sebbene non specificati, sembrano attenere appunto alla sfera sentimentale-sessuale.
Il ”giovane iraniano” protagonista della storia, racconta Attarzadeh, era ancora innocente e ingenuo quando gli capitò la sventura di arrivare nella stessa Università del futuro segretario di Stato. La Rice non solo lo sedusse, ma poi lo tradì allacciando non una ma diverse altre relazioni. E, guarda caso, ”tutte con ebrei”. ”Ora il popolo americano conosce quali sono le radici delle sue prese di posizione contro l’Iran”, aggiunge il parlamentare, dando apparentemente per scontato che negli Usa la vicenda sia tra gli argomenti più dibattuti.
Infine, Attarzadeh arriva a minacciare di portare in tribunale Condy per svergognarla. ”Sono pronto a prendere la parola davanti a qualsiasi Corte di giustizia”, conclude il deputato, che afferma di avere saputo il tutto da ”persone vicine” all’ ‘amante’ iraniano, originario della citta’ di Qazvin. Nelle barzellette iraniane, tra l’altro, la parte dell’omosessuale spetta sempre a uomini di questa citta’.

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