PROPOSTA DI PATTO FEDERATIVO TRA
“RIFORMATORI LIBERALI-RADICALI PER LE LIBERTÀ” E FORZA ITALIA
I Riformatori Liberali-“Radicali per le Libertà” (RL) e Forza Italia convengono sulle scelte di politica internazionale compiute dal governo Berlusconi nel quadro dello stretto rapporto col governo Bush e i suoi alleati, e sulla necessità di svilupparle nella chiave di una costante promozione della democrazia e delle libertà civili nei paesi soggetti a dittatura e perciò promotori attivi o passivi del terrorismo internazionale.
Convengono inoltre sulla necessità di procedere ad una forte accelerazione sul cammino delle riforme liberali nei campi della concorrenza economica, del mercato del lavoro, dello stato sociale e delle privatizzazioni anche a livello locale, volte a promuovere mercati aperti in ogni settore, compreso quello bancario e quello dei servizi, mettendo al centro della politica economica del governo la libertà di scelta dei consumatori.
Ritengono necessario procedere, oltre che alla riduzione delle tasse e della spesa pubblica, a una forte deregolamentazione delle attività economiche e all’eliminazione di tutti quei vincoli burocratici, sindacali o corporativi, che, qualunque sia la veste da essi assunta, rappresentano un freno allo sviluppo della libera iniziativa individuale, ostacolano l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e rendono poco competitiva l’economia italiana nel mercato globale.
Ritengono prioritario l’impegno nel campo del diritto e dell’amministrazione della giustizia, sia civile che penale, attraverso riforme volte a completare l’azione del governo Berlusconi, con l’obiettivo di una efficace e rapida tutela dei contratti e del giusto processo; a questo fine i RL promuoveranno iniziative legislative a partire dalla separazione delle carriere fra giudici e pubblica accusa e dall’abolizione dell’obbligatorietà dell’azione penale.
Giudicano essenziale la modernizzazione del sistema dell’istruzione attraverso la competizione fra gli istituti scolastici o universitari, pubblici o privati; a questo fine i RL si impegneranno per il varo di un sistema di buoni scuola e per l’abolizione del valore legale del titolo di studio, allo scopo di migliorare la qualità del servizio in funzione esclusiva dell’interesse dello studente, della formazione e della ricerca;
Nel campo delle questioni attinenti ai diritti civili e ai temi etici, Forza Italia conferma che esse non sono soggette a vincoli di coalizione; da parte loro, i RL riaffermano la centralità delle scelte individuali e l’autonomia della politica rispetto a qualsiasi particolare sistema di valori; pur ritenendo naturale che la Chiesa e le diverse confessioni religiose svolgano un’azione pubblica di richiamo a valori e finalità etico-morali nel dibattito politico-legislativo, si ispirano alla concezione laica dello stato, come garante della libertà delle persone e della pluralità delle idee e dei comportamenti; ritengono contraddittorie con queste premesse e controproducenti sul piano fattuale le politiche proibizioniste e svolgeranno la propria azione parlamentare in coerenza con questi presupposti.
Al fine degli obiettivi sopra esposti e del rafforzamento della Casa delle Libertà, i Riformatori Liberali si impegnano a sostenere la leadership di Silvio Berlusconi e a portare il loro contributo per il successo di Forza Italia alle elezioni politiche del 9 aprile anche presentando proprie liste al Senato col simbolo ”Riformatori Liberali-Radicali per le Libertà”.
Forza Italia si impegna a garantire, attraverso presentazione di candidati di RL nelle proprie liste, un’adeguata rappresentanza in Parlamento di questa componente liberale, laica, liberista e radicale, e individua tale rappresentanza nei quattro promotori del soggetto politico. Forza Italia si impegna altresì a garantire agli eletti di ”Riformatori Liberali-Radicali per le Libertà” autonomia politica, organizzativa e finanziaria nell’ambito dei gruppi parlamentari di Forza Italia.
La seconda Assemblea Nazionale di Riformatori Liberali ribadisce altresì che l’esistenza, la consistenza e la rappresentatività di una “pattuglia” parlamentare di eletti dei Riformatori Liberali costituisce, da una parte, la condizione per un accordo per la Casa delle Libertà, e dall’altra il presupposto per la costruzione di un soggetto politico, che, rispondendo alle previsioni dello Statuto, sia in grado di difendere, promuovere e diffondere, in forma politicamente organizzata, le ragioni dell’impegno e della proposta liberale e radicale all’interno della società e del sistema politico italiano.
A questo fine, dà mandato al Presidente di operare affinchè, nelle prossime ore e nei prossimi giorni, gli obiettivi fissati nella proposta di Patto Federativo siano verificati e conseguiti.
Roma, 19 febbraio 2006