I voli cargo della compagnia israeliana El Al con a bordo carichi di armi e rifornimenti destinati a Tsahal non sono autorizzati a effettuare tappe di rifornimento in Europa: lo afferma il presidente del sindacato dei piloti di El Al, Etai Regev, stando a quanto riferito dall’edizione elettronica di Haaretz.
In una lettera inviata al premier Ehud Olmert e ai ministeri della difesa, delle finanze e del turismo Regev ha detto, secondo Haaretz, che ”anche paesi ritenuti amici di Israele fra cui il Regno Unito, la Germania e l’Italia” non autorizzano soste sul loro territorio dei cargo israeliani con carichi militari, per lo più provenienti dagli Usa.
”La conseguenza è che gli aerei cargo decollano dagli Usa con carichi più leggeri, e arrivano in Israele con meno rifornimenti del necessario” ha scritto Regev.
Attendiamo che l’approccio pacifista e legalitario europeo trovi modo di esprimersi anche nella determinazione a contrastare i carichi di armi iraniane che quotidianamente giungono in Libano via Siria. Riguardo il nostro paese, un maggiore attivismo diplomatico in questa direzione ed una minore cura per scenografie hollywoodiane inutili e costose per il contribuente non guasterebbero.