Ieri l’ultimo, ennesimo attentato in Iraq, ha causato quasi 200 morti. Nel frattempo, tutti i vecchi record della tonnara irachena sono stati polverizzati:
- Numero di attentati in un solo giorno (il vecchio era 4, ieri 5);
- Numero di morti in un solo giorno (già stabilito dopo l’invio di altri soldati, il vecchio era 160);
- Numero di morti per settimana (anch’esso già stabilito dopo l’invio di altri soldati);
- Numero di morti per mese (marzo 2007, primo mese ufficiale del “nuovo corso”);
- Caduta l’inviolabilità del Parlamento nazionale e della zona verde/area internazionale di Baghdad.
E nel frattempo, che scrive il giovane politologo (nei giorni pari) economista (in quelli dispari), tuttologo iperwilsoniano? Una delle sue dotte analisi di matrice stay the course? Un’analisi della tattica vincente sul campo del generale Petraeus? Un editoriale sulla differenza tra reddito e salario? No, quelle sono sparite da tempo dal bancone del Bar Sport Camillo. Scrive invece una biliosa articolessa sulla giornata di campionato di ieri.
Nulla di realmente anomalo, pensandoci bene. Ci stupiremmo se in un Bar Sport si facessero discorsi seri.