La spesa complessiva del Quirinale si attesterà quest’anno intorno a “241 milioni di euro, anche per effetto del recepimento degli effetti del contratto del personale del Senato”. Cioè 17 milioni più dei 224 milioni di euro del bilancio di previsione per il 2007, a fronte del quale è stata chiesta una dotazione, a carico del bilancio dello Stato, del 3,26% rispetto all’anno precedente (poco meno del tetto del 3,50% concordato nel 2005 tra gli organi costituzionali). Questi dati, resi noti in ambienti parlamentari, sono ricavati da una nota informativa del segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, che ha risposto così ad una richiesta di informazioni formulata dalla commissione Affari Costituzionali della Camera, presieduta da Luciano Violante, che sta svolgendo una indagine conoscitiva sui costi della politica in modalità Alice nel Paese delle Meraviglie.
Il segretario generale, nel confermare la decisione del presidente Napolitano di fornire ”periodicamente una dettagliata informativa sulle linee essenziali del bilancio dell’amministrazione del Quirinale” (bontà sua, vien fatto di dire…), sottolinea che la spesa complessiva del Quirinale è caratterizzata da ”forte rigidità”, visto che l’89% è destinato alle retribuzioni del personale, il 59% a quello in servizio, il restante 30% a quello in quiescenza. Non viene fatta menzione della presenza, nel bilancio del Quirinale, dei famosi 300 milioni di lire mensili di fondi “discrezionali” a disposizione del presidente, di cui ad esempio poteva fruire Oscar “Io-Non-Ci-Sto” Scalfaro. Ma è altresì vero che quei fondi erano e (verosimilmente sono ancora) fuori bilancio.
Al primo settembre 2007, i dipendenti di ruolo al Quirinale sono 979, ”rispetto a una pianta organica che ne prevede complessivamente 1.145” (e quindi dovremmo essere grati a Napolitano per l’eccellente efficientamento nell’utilizzo del personale, immaginiamo); 78 ”posizione di comando” (cioè distaccate presso altre amministrazioni pubbliche) e 11 a contratto. In più c’è il personale militare e delle forze di polizia ”distaccato per esigenze di sicurezza”: in tutto, udite udite, 1.038 persone (di cui 272 Corazzieri), rispetto ad un contingente di 1.086 previsto a fine dicembre 2006. Se andate ad abitare vicino al Quirinale potrete quindi contare sulla disponibilità capillare di “poliziotti di prossimità”.
Come commentare questi dati? Con uno solo: la monarchia britannica è costata ai contribuenti, nel 2007, appena 37,3 milioni di sterline, pari a poco meno di 54 milioni di euro, incluse le “rigidità” per il personale.
Tempi duri, per noi che siamo repubblicani da sempre.