Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato del Pdl
Spero che il Pdl, anche alla prova del governo, sappia rimanere fedele all’impegno del suo leader, difendendo e presidiando il pluralismo etico-culturale come fondamento della libera convivenza civile. Berlusconi, parlando ironicamente di “partito anarchico” sui temi etici, aveva chiarito la differenza abissale che intercorre tra un partito liberale che difende in modo intransigente i valori della libertà e della dignità umana e un “partito etico” che promuove e difende in sede legislativa una precisa piattaforma di valori, che va invece riservata alla libera scelta dei cittadini. Nessuno dei grandi partiti liberali e conservatori europei ha scelto di diventare un “partito etico”. Anche per questa ragione, spero che il Pdl rimanga un “partito anarchico”, nonostante i richiami di Famiglia Cristiana, che perfino la DC in questa forma non avrebbe giudicato ricevibili.
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Nota per i laici del centrodestra: attenderete a lungo, e invano, concetti del genere espressi dalla voce e dalla tastiera dell’attuale portavoce di Forza Italia. Per lui era certamente più funzionale giocare all’anticlericale puro e duro in un’altra epoca storica, e baloccarsi con l’economia in tempi a noi più prossimi. Ma comprenderete, il portavoce è qualcosa di molto simile ad un cocorito, in condizioni normali non vive di voce propria.