“Pensavamo si trattasse di un’alleanza tra tre compagnie aeree per dare vita ad un grande gruppo aereo internazionale, e cioè Air France, KLM e Alitalia. Bene, dopo sei mesi, Air France ha presentato delle condizioni non soltanto irricevibili, non soltanto inaccettabili, ma addirittura offensive.” (Silvio Berlusconi, 1 aprile 2008)
Quando un’azienda che ha chiuso in rosso diciannove degli ultimi venti bilanci (quello in nero lo è stato per componenti straordinarie legate alla penale pagata da KLM), e brucia cassa per due milioni di euro al giorno incontra il principale vettore europeo, che nel 2007 ha chiuso il bilancio con un utile netto di 1,3 miliardi di euro ed un free cashflow di 600 milioni di euro, c’è qualcuno sano di mente (o capace a far di conto) in grado di pensare ad un merger of equals?