E’ il suo quarto d’ora di celebrità.
“E’ uno spot. L’importante è saperlo. Non prendere le cose troppo sul serio”.
Se tornasse indietro?
“Farei qualche errore di meno. Ma complessivamente sono nel giusto”.
Quali errori?
“Più di uno. Ma altri hanno sbagliato più di me. Io lo ammetto, gli altri no”
Un nome?
“No”.
Si è abituato ad essere chiamato presidente?
“Già mi chiamavano presidente.”
Presidente di che?
“Del Napoli Club Parlamento”.
Ah bé, allora.
“In questo Paese sono tutti presidenti. Un presidente non si nega a nessuno”.
Hanno detto che la parola dimissioni non esiste nel vocabolario Dc.
“Molti lo pensano. Ma nemmeno nel vocabolario Pd. Sentirsi chiamare poltronista da divanisti è uno spettacolo”.
(Intervista a Riccardo Villari di Claudio Sabelli Fioretti)