E’ vero che si possono gestire contemporaneamente più problematiche. E’ vero che l’Italia necessita da sempre di riforme, di ogni tipo. E’ vero che abbiamo un sistema giudiziario largamente deficitario, soprattutto in termini di efficacia ed efficienza, cioè di produttività rapportata all’utilizzo delle risorse. Ma forse il premier farebbe bene a non dimenticare che ci troviamo nella peggiore crisi economica globale da ottant’anni a questa parte, e che illudersi che il nostro paese ne sia (per motivi che a noi continuano a sfuggire) relativamente immune, anche senza azioni correttive e protettive del sistema produttivo e delle famiglie, è il modo migliore per andare dritti sugli scogli. Berlusconi lo tenga presente, quando costruirà l’agenda del 2009. Non basta mandare Nonna Papera Buonamici, la fatina buona Parodi e tutta l’allegra brigata del Tg5 ad annunciare coram populo che è in corso un “boom senza precedenti” dei consumi di fine anno per resuscitare il Pil. Nè basta affermare che la soluzione alla crisi è “dentro di noi”, manco avessimo una malattia psicosomatica. La realtà è da sempre molto aggressiva nei confronti degli auspici.
P.S. Se in questi giorni vi sentite stranamente sereni, leggete questa notizia, vi passerà.