Il ministro dell’Economia incontra il Corriere della Sera. Molto dell’evento si può riassumere in questa frase:
“La dinamica non dice che andiamo bene, ma molto ci dice che la caduta si sta arrestando”
E’ una constatazione abbastanza corretta, qui e ora, anche se nulla (ma proprio nulla) ci garantisce che l’arresto della caduta volgerà in ripresa. Questo è un concetto che continua a sfuggire a molti, soprattutto ai politici. Allora, abbiamo da qualche settimana una “derivata seconda” che è positiva, cioè la velocità di caduta rallenta. Quindi abbiamo un punto di flesso. Il punto di svolta, però, è altra cosa, è la “derivata prima” che diventa positiva. Ciò passa preliminarmente per la stabilizzazione, cioè per la variazione nulla rispetto ad un determinato periodo precedente. Da quel momento in avanti si potrà valutare se la ripresa è a forma di V (forte e rapida), W (prima ripresa abortita, nuova contrazione, seconda ripresa a buon fine), U (crescita stagnante su livelli assoluti di attività anche molto inferiori rispetto al ciclo precedente), o la temuta L (stagnazione su livelli di attività depressi).