Cambio di paradigma?

Mentre ci affanniamo a scrutare il cielo e a sezionare le viscere dei dati macroeconomici per scoprire, dopo i punti di flesso, anche i punti di svolta di questa recessione eterna perché misurata con l’orologio della nostra era tachionica, ci chiediamo che tipo di ripresa avremo. A forma di L, W, U? A forma di radice quadrata, cioè un tentativo di rimbalzo seguito da un deludente appiattimento del ciclo su livelli di attività inferiori a quelli della fase precedente lo scoppio della bolla? Forse la vera forma della ripresa prossima ventura, ora che il consumatore americano è entrato in una lunga quaresima e quello cinese non sembra ancora pronto a sostituirlo alla guida del mondo, è la X, come la descrive Robert Reich sul suo blog.

Scrive Reich:

«La mia previsione, quindi? Non una V, non una U. Ma una X. Questa economia non riesce a tornare sui binari perché i binari su cui siamo stati per anni – fatti di salari mediani piatti o calanti, debito dei consumatori montante, crescente insicurezza per non parlare della crescente anidride carbonica in atmosfera – semplicemente non reggono più. La X segna un binario nuovo di zecca – una nuova economia. A cosa assomiglierà? Nessuno lo sa. Tutto quello che sappiamo è che l’attuale economia non riesce a “recuperare” perché non può tornare a dove era prima del crash. Quindi invece di chiedersi quando la ripresa inizierà, dovremmo chiederci quando e come la nuova economia inizierà»

Servirebbe, ad esempio, una profonda discontinuità tecnologica, in grado di innescare imponenti investimenti. La liquidità in giro per il mondo non manca certo, per effetto dell’azione delle banche centrali. Ma questa liquidità può essere incanalata in modo virtuoso, in nuovi investimenti, oppure in modo vizioso, in ipotesi di scenario che altro non sono che ombre sulla caverna, e fare esplodere o crollare le borse ed il prezzo del petrolio, stressando ulteriormente un’economia reale frastornata ed in cerca di una strada. Sfortunatamente, le discontinuità tecnologiche ed i nuovi paradigmi non si creano in laboratorio, né durante una notte di plenilunio, per cui continueremo a navigare a vista ed a velocità molto bassa, pregando di non incontrare altri scogli.

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