Nel mese di giugno 2009, sulla base degli elementi finora disponibili, l’indice della produzione industriale destagionalizzato, con base 2005=100, ha segnato una diminuzione dell’1,2 per cento rispetto a maggio 2009; la variazione congiunturale della media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è pari a meno 3,9 per cento.
L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha registrato a giugno una diminuzione tendenziale del 21,9 per cento (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2008), mentre nel primo semestre 2009 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2008 è stata di meno 21,5 per cento (i giorni lavorativi sono stati 124 contro i 125 del 2008).
Poiché un’immagine val più di mille parole…
Nel grafico qui sotto abbiamo messo il dato tendenziale di produzione industriale tedesco (linea rossa), francese (linea nera) e italiano. L’Italia ha un dato in più, quello di giugno. Dal grafico si possono trarre una certezza ed una inferenza. La certezza è che l’Italia sta facendo peggio degli altri due grandi paesi di Eurolandia, fermandoci al dato di maggio. L’inferenza è che il ripiegamento del tendenziale di giugno, se confermato anche per Francia e Germania, segnalerebbe una pausa nel tentativo di recupero della manifattura, anche se questa conclusione va presa cum grano salis, perché un singolo dato non fa una tendenza. Se invece il ripiegamento dovesse interessare solo il nostro paese (ma lo crediamo improbabile), le conclusioni tiratele da soli.
