Negli Stati Uniti monta la protesta dei titolari di saloni di abbronzatura, che da luglio dovranno imporre ai propri clienti una tassa del 10 per cento su ogni trattamento. Si tratta di una delle più fantasiose misure fiscali previste dalla riforma sanitaria appena approvata. A noi resta il dubbio sul presupposto dell’imposta: che si tratti di compensare le esternalità negative sulla spesa sanitaria del rischio-melanoma indotto dall’abbronzatura?
Ma il provvedimento si pone anche al confine tra fisco e diritti civili. Poiché i frequentatori dei saloni di abbronzatura sono evidentemente bianchi, essi verrebbero discriminati. Uno storico contrappasso: Rosa Parks impallidirebbe, vedendo all’opera l’abbronzato Obama.