La produzione industriale italiana, corretta per gli effetti di calendario, ha registrato a febbraio una variazione positiva del 2,7 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno e nulla rispetto a gennaio. Lo comunica Istat. Si tratta del primo rialzo tendenziale da aprile 2008. Il dato sembra buono, a parte la variazione mensile nulla, ma se si allarga lo sguardo indietro nel tempo si ha la misura di quanto la crisi abbia colpito duro.
Per far ciò utilizziamo i livelli e non le variazioni, e scopriamo che il numero indice della produzione industriale italiana, corretto per gli effetti di calendario, che ha base 100 nel 2005, a febbraio 2010 era pari a 86,9. A febbraio 2008 era 107,8, mentre a marzo dello stesso anno (ultimo massimo pluriennale) era 117,6. Che tradotto significa che negli ultimi due anni la produzione industriale italiana si è contratta di circa un quarto. La media del quinquennio, per questa serie storica, è 98,4. La strada della ripresa resta lunga ed accidentata.
Update – Puntuale come la morte, ecco il trionfale spam di Claudio Scajola:
«L’aumento del 2,7% della produzione industriale a febbraio rispetto al 2009, segnalato dall’Istat, è un’ulteriore conferma del fatto che la ripresa è in corso ed è la migliore risposta a chi continua a parlare di declino»
Gran brutta cosa, l’ignoranza.