Parlando di naked short selling, questa è fantastica: pare che la banca centrale greca abbia deliberatamente agevolato questo tipo di transazioni, sotto l’attività di lobbying dell’associazione delle banche greche, che agiscono da market maker sui titoli di stato. In sostanza, la banca centrale avrebbe permesso l’ampliamento della data di regolamento delle transazioni (quella in cui avviene lo scambio titoli contro denaro) da tre giorni dopo l’esecuzione del trade a ben dieci.
In questo modo, il venditore allo scoperto che non intende accedere al prestito titoli ha più tempo per recuperare il bond sul mercato e presentarsi alla consegna approfittando di un trend ribassista, ed anzi accelerandolo. La denuncia viene dalla ex commissaria europea Vasso Papandreou, socialista (non imparentata col premier). La banca centrale greca avrebbe inoltre ammorbidito le penalità per mancata consegna dei titoli alla data di regolamento. Recentemente, per contro, è stato deciso che la data regolamento venisse posta al primo giorno lavorativo dopo l’esecuzione della transazione, ripristinando le penalità, e le vendite allo scoperto “nude” sono scomparse. Immaginate la faccia del buon George Papandreou: cercava i malvagi speculatori in giro per l’Europa e li ha scoperti in casa propria. Il tutto senza scomodare i servizi segreti tedeschi.