La Casta degli Incompatibili

Prendendo spunto da un articolo di Sergio Rizzo (che sulla materia ha scritto il libro “La Cricca“) sulla capacità dei nostri parlamentari di aggirare leggi e norme sulle incompatibilità, è opportuno richiamare la legge che dovrebbe essere a presidio del contrasto del conflitto d’interessi dei parlamentari di questo paese, la numero 60 del 1953, che è parte di un più ampio corpus su ineleggibilità ed incompatibilità. Una legge molto avanzata, quando è stata scritta, e che ha mantenuto una discreta dentatura anche nel corso dei decenni.

Oggi sarebbe tuttavia opportuno modificarla in modo molto più restrittivo, eventualmente basandosi su alcuni principi di base, come l’impossibilità per il parlamentare di compiere atti dispositivi su flussi finanziari, pubblici e privati. In tal modo, ad esempio, occorrerebbe abrogare il comma 2 dell’articolo 1, che consente a parlamentari di assumere cariche in enti culturali, assistenziali, di culto e in enti-fiera (e figuriamoci, visto che questi ultimi sono delle autentiche potenze finanziarie). Inoltre, si dovrebbe abolire interamente l’articolo 3, quello che ad esempio ha consentito a Denis Verdini di presiedere una banca di credito cooperativo. Anche se si tratta di strutture creditizie mutualistiche, quindi ammantate di un’aura “etica”, di denaro ne gira comunque, e molto.

Non bisognerebbe farsi soverchie illusioni, però: fatta la legge, trovato l’inganno, come dimostrano lustri di furbate. Il problema è che le leggi servono sino ad un certo punto. Quando mancano tensione morale (perdonate l’uso dell’aggettivo) e capacità di vedere il conflitto d’interesse senza trovare ogni volta giustificazioni le più fantasiose, la sanzione sociale per i “furbi” (che precede i pronunciamenti formali delle giunte parlamentari) non riuscirà ad affermarsi, e sarà annegata in una rete di complicità e favori incrociati tra le parti, quelli che hanno prodotto la sistematica disapplicazione di quella che era una delle leggi più avanzate contro il malaffare politico-amministrativo.

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