«La fine del debito sovrano [prego??, ndPh.] travolge l’antropologia negativa che lo sosteneva e impone, per convenzione o per convinzione, una scelta politica di antropologia positiva» – Maurizio Sacconi, 3 febbraio 2011
Però qualcuno spieghi a Sacconi che “il debito sovrano” sopravvivrà a lui ed ai suoi discendenti ancora per molto, molto tempo.