Lo scorso gennaio l’Italia è risultato essere il Paese Ue con la minor crescita (+0,6 per cento) della produzione industriale su base annua, cioè rispetto al gennaio 2010: è quanto segnala Eurostat in base all’analisi dei dati disponibili diffusi oggi. Solo il Portogallo, dove l’andamento della produzione industriale su base annua è risultato negativo (meno 1,5 per cento), ha fatto peggio.
Gennaio è stato comunque un mese difficile anche per l’insieme dei Paesi dell’eurozona, dove la crescita della produzione industriale ha segnato il passo: lo scorso gennaio l’incremento registrato rispetto a dicembre è stato dello 0,3 per cento, lo stesso già segnato il mese precedente e in netta flessione rispetto all’1,5 per cento di novembre (in Italia la varizione su base mensile a gennaio è stata pari a meno 1,5 per cento).
Su base annua (gennaio 2011 su gennaio 2010) il risultato nell’Ue a 17 è stato del +6,6 per cento, in flessione rispetto all’8,8 per cento di dicembre. Nell’Ue a 27 invece la crescita della produzione industriale su base mensile è stata dello 0,6 per cento e su base annua del 6,8 per cento.
Restiamo in attesa che nuove ricerche del professor Marco Fortis ci spieghino che questi dati sono fallaci, e che restiamo comunque il paese più vitale della compagnia europea. Certamente siamo quello che riesce a dissimulare meglio tale stato di grazia.