I controlli dell’Agenzia delle Entrate sull’evasione fiscale attraverso Facebook saranno avviati entro una settimana. Lo si è appreso a margine dell’inaugurazione della nuova sede regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia. Gli accertamenti, secondo quanto si è appreso, verranno operati a livello centrale per reperire informazioni su presunti evasori. La scelta rientra tra le azioni promosse dall’Agenzia per rendere sempre più efficace il controllo sui contribuenti, che negli ultimi tempi hanno coinvolto in modo sempre maggiore l’utilizzo di nuove tecnologie.
E così il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che solo alcuni giorni addietro si schermiva parlando di semplice “valutazione” e studio di fattibilità della fantasmagorica operazione, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, ed è pronto a monitorare ogni forma di esibizionismo consumistico degli italiani.
Secondo la tesi, i social network sarebbero addirittura
“vetrine” dei reali movimenti (compresi quelli di spesa e persino di lavoro nero. anche semplici foto di vacanze possono segnalare spese sospette.
La possibilità allo studio è quella di utilizzare le conversazioni, le foto, e in genere il materiale che si trova sulle pagine di Facebook, Twitter e affini per cercare elementi sul tenore di vita dei contribuenti, e valutarne la compatibilità con il reddito dichiarato. Un tipo di verifica che già esiste in alcuni paesi, come alcuni stati Usa, dove non sono mancate le polemiche riferite in particolare alla privacy.
Come ha commentato il vice direttore vicario dell’Agenzia, Marco Di Capua
«Al di là della figura un pò mitica da Grande Fratello, c’è attenzione al reddito consumato e ogni strumento che possa condurre ad avere informazioni viene usato, si chiami Facebook o sia un registro o l’iscrizione a un circolo esclusivo. L’ottica rimane quella di focalizzare l’attenzione su come il soggetto spende, non per il fatto che spende ma per vedere se ha dichiarato»
Come è umano lei, dottor Di Capua.