Su Libero, un pezzo di Franco Bechis sotto pseudonimo di Chris Bonface ci illumina su quello che accade quando l’ignoranza economica si accoppia a forme di nazionalismo straccione. L’occasione ci è fornita dalla bizzarra idea di Nicolas Sarkozy di assoggettare a patrimoniale a mezzo di cedolare secca del 20 per cento le seconde case dei non residenti in Francia, per compensare l’ammorbidimento della Impôt de solidarité sur la fortune. E qui il nostro Bonface-Bechis si entusiasma, suggerendo che l’Italia faccia lo stesso, per “fottere” anche gli inglesi e le loro dimore nel Chiantishire.
A Bechis-Bonface un consiglio: non è che se Sarkozy si spara nei gioielli noi dobbiamo imitarlo. E comunque, guardare alla Francia non serve: basta ricordare che il nostro federalismo municipale prossimo venturo, fortemente voluto dai giureconsulti leghisti, prevede esattamente una patrimoniale sulle abitazioni dei non residenti, di lusso e no. Anche qui, ammesso di vedere quel giorno, arriveremo a rapidi dietrofront, perché disincentivare l’acquisto di immobili da parte di non residenti (che sembrano non votare, ma in realtà votano col portafoglio) tende a deprimere l’economia delle zone interessate, con ricadute sui consumi degli indigeni, i quali pare che votino, ed anch’essi col portafoglio. Tutto si tiene, cari amici, ed il provincialismo nazionalistico di Bechis dimostra solo quanto l’ignoranza economica sia radicata in questo paese.