Su le borse, giù i neuroni

«La fiducia del Premier nelle forze e negli strumenti a disposizione del nostro Paese è stata recepita anche dagli operatori finanziari, facendo registrare  un’apertura positiva in Piazza Affari. Sono convinto che solo una seria e responsabile coesione tra la politica e le parti sociali possa trainare il nostro Paese fuori dalla crisi, consentendo alle imprese di poter fornire un valido contributo all’aumento del Pil»

Così parlò il dottor Domenico Scilipoti, vero kingmaker del prestigioso governo italiano, avendo la terribile sfiga di essere messo in rete dall’Ansa all’alba delle 15.09, mentre la borsa italiana era di gran lunga la peggiore d’Europa stava sbagliandosi per l’ennesima volta, come direbbe il premier.

Ben prima di Scilipoti, a conferma della propria natura di operosa nordica, era giunta Michaela Biancofiore, anch’essa nota per l’attitudine ad identificare causalità, che alle 10.11 di questa mattina aveva dettato alle agenzie questa perla:

«L’apertura della borsa di Milano con un più 1,79 per cento, borsa con il maggior rialzo in Europa, l’indomani del discorso del presidente Berlusconi sull’economia auspico spinga al pudore delle scuse i vari Bersani, Di Pietro, Bindi, Franceschini che si erano spesi nell’augurare al Paese del presidente del Consiglio ogni sorta di sciagura e nefandezza. I mercati hanno dimostrato oggi di avere una fiducia di ferro nel governo Berlusconi pur non avendo mancato la maggioranza di sottolineare che non sono loro a fare i governi ma i cittadini. Che oggi ancora una volta possono tornare ad essere orgogliosi della salda guida offerta con generosità e fermezza da Silvio Berlusconi»

Il quale premier, poco prima, aveva affermato in conferenza stampa, tra innumerevoli altre cose, che non pensa che la crisi si aggraverà, che per la crescita “serve meno burocrazia e meno tasse” (come nell’ultima manovra, quindi?), e che

«Le cause delle crisi non sono endogene ma planetarie e globali, vengono da fuori l’Europa e rispetto ad esse gli stati dell’Unione europea non hanno la possibilità di dare risposte immediate»

Per questo motivo pare che siano già stati ripresi i  progetti internazionali di ricerca di forme di vita intelligenti fuori dal sistema solare. In caso di esito positivo alle nostre richieste di contatto, alcuni di questi alieni verranno invitati in Italia, e sarà loro offerta la guida di un governo tecnico.

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