Altro giro, altra botta su accise ed acconti. Questo accade, quando si governa a vista, e per giunta senza occhiali. Il tutto mentre politologi ed editorialisti discettano su Nuovi Centri e raffinate strategie di transizione per il dopo-Berlusconi. Siamo abilissimi, nel farci distrarre mentre ci conducono verso il dissesto. Quanto alle smentite, l’altro suggerimento che possiamo dare al governo è di identificare e neutralizzare il burlone che manda in giro bozze taroccate di manovra. In alternativa, se le cose proseguissero su questa falsariga, magari contando sull’analfabetismo di qualche strano animale mitologico, l’invito resta più che valido.
Aggiornamento – Niente aumenti di accise, ma “vendita” di immobili alla Cassa Depositi e Prestiti per 500 milioni e “rimodulazione” (leggasi blocco e rinvio al 2014) di spese dei ministeri e minori trasferimenti agli enti locali per 1,1 miliardi. Stretti al pelo per tornare al 3%, il resto più avanti. To be continued.