Oggi, per alleggerirci lo spirito in mezzo a tante angustie, vi segnaliamo un fantastico post di Giulietto Chiesa, riccamente ingemmato di tesi psichedeliche fatte di cospirazionismo (col tema di fondo ben agganciato alle pareti cerebrali: nessuno tocchi la Grande Madre Russia) e purissimo analfabetismo economico. E quindi, la conclusione sorge spontanea: Giuliè, grazie di esistere!
Da dove cominciare? Ma dall’inizio, Watson. Vediamo: il rublo sta schiantandosi a causa del complotto ‘mmerigano contro la Russia. Può essere, ma diremmo anche e soprattutto a causa del complotto russo contro la Russia, visto che parliamo di un paese che ha una incredibile facilità a soffrire di imponenti deflussi di capitali. Nota a margine: voi ricordate quanto quotava il greggio, al momento dell’implosione dell’Urss? Se no, andate a verificare. Alcuni complotti riescono col buco, si direbbe.
Vi facciamo grazia della interpretazione chiesastica della curva di Phillips, e passiamo al paese considerato dal nostro Baffone Reloaded l’utile idiota del complotto yankee: il Giappone. Orbene, il Giappone stampa come un folle eppure è in recessione, constata Chiesa. Vero, e quindi? Parola a Giulietto:
«In realtà non c’è alcuna spiegazione, secondo le logiche del mercato. Si dovrebbe rinunciare e scegliere qualche altra strategia. E, dunque, perché insistono? La spiegazione può essere una sola: al Giappone è stato ordinato di demolire la propria moneta per proteggere il dollaro Usa. Il quale, a sua volta, è stato moltiplicato vertiginosamente da un Qe che dura, in pratica, dal 2008. Il Giappone, cioè, si comporta come un vassallo. Eppure è la terza economia mondiale. Eppure può “liberamente” stampare i suoi yen»
Prego? Vediamo, seguite le briciole di litio, così non vi perdete. Il Giappone fa QE, cioè stampa. Cioè fa, mutatis mutandis, quello che la Fed ha fatto negli Stati Uniti per molti anni. Secondo Chiesa, il QE giapponese demolisce lo yen per obbedire ai cattivoni americani, mentre il QE americano ha prodotto il rafforzamento del dollaro, che secondo Chiesa si chiama “protezione”. Qualcosa non torna, in questo ragionamento, non trovate? Le cose non sono andate proprio in questi termini, peraltro. Invece è curioso che, per Chiesa, solo il rafforzamento di una valuta sia evento positivo, mentre il deprezzamento indica un complotto per distruggere il paese interessato dal movimento. I fondamentali, questi sconosciuti. Certo, se Chiesa avesse puntato al virtuosismo avrebbe potuto scrivere una cosa di questo tipo: “Gli americani hanno ordinato al Giappone di svalutare lo yen, perché in questo modo poi possono inserire Tokyo nella lista dei paesi manipolatori valutari e sanzionarli, distruggendoli“. Ganzo, questo, no? E a corredo di questa affermazione, una bella risata satanica di sottofondo. Pazienza, sarà per il prossimo post. Nel frattempo, riflettete sulla frase “eppure, [il Giappone] può liberamente stampare i suoi yen”. Ecco, appunto. Cioè deve stampare per rivendicare sovranità ma se lo fa è un vassallo a cui è stato ordinato di demolire la propria valuta?
E a proposito di complotti, valute forti e QE (che non è neppure lontano parente dell’IQ, come potete constatare), Chiesa dovrebbe chiamare Guido Mantega, il ministro (uscente) delle Finanze di Dilma Rousseff. Quello che anni addietro, durante il rafforzamento del real indotto dal QE americano, strepitava contro la “guerra valutaria” menata da Washington contro i paesi emergenti di tutto il mondo. Che avrebbe detto Chiesa di questa rivalutazione-protezione? Complotti se il dollaro sale, complotti se scende?
Proseguendo nell’articolo, Chiesa intuisce genialmente il concetto di asset inflation, quella che colpisce gli strumenti finanziari in questi contesti di easing quantitativo e riallocazione di portafoglio verso gli attivi rischiosi. E già questa è una buona notizia. Peccato che poi il Nostro butti tutto in vacca spiegando perché la Fed ha interrotto il QE:
«Perché le banche hanno una valanga di denaro depositata presso la Federal Reserve e saranno loro a comprare i titoli»
Ma anche no, caro Chiesa, se lei pensa che manchi domanda planetaria per gli asset americani. Per caso lei è tra quanti credono che, senza la Fed, il Tesoro americano non sarebbe riuscito a piazzare i Treasury? Se la faccia passare, perché questa è la leggenda metropolitana più deforme che sia mai stata prodotta. Ah, ma no, che sciocco sono, le statistiche sui flussi finanziari sono false!
Pronti per il gran finale? E’ sull’oro:
«Fino a tre anni fa il dollaro perdeva stabilmente terreno rispetto all’oro. Ma, alla lunga, questo avrebbe penalizzato Wall Street e la City of London, spingendo gli investitori a cercare rifugio nei metalli invece che nelle azioni e obbligazioni, e soprattutto nei derivati. Così hanno cominciato massicce svendite di oro, riducendo il suo prezzo, a vantaggio del dollaro. Risolto il problema? Niente affatto. La domanda d’oro e d’argento è altissima su tutti i mercati, specie su quello cinese, mentre l’offerta è artificialmente limitata. Cosa si fa? Lo dicono le cifre: il terzo trimestre del 2014 è stato il 15-esimo trimestre consecutivo di acquisti netti da parte della Banche Centrali. L’offerta resta limitata (per le ragioni di cui sopra), e quello che c’è se lo prendono loro»
Dunque, vediamo: se l’oro si fosse eccessivamente apprezzato il mondo avrebbe comprato solo quello, schifando azioni, obbligazioni ed altri asset, sostiene Baffone Reloaded. E quindi, taaaac, ecco che l’oro viene randellato, così impara ad allargarsi troppo. Eppure, seguite il dito: per far calare il prezzo serve, appunto, un forte aumento di offerta ed anche un indebolimento della domanda. E invece, come ci informa Chiesa, “la domanda è altissima su tutti i mercati, mentre l’offerta è artificialmente limitata”. Interessante, pare l’esatta descrizione di un boom dei prezzi, oltre che l’altrettanto esatta antitesi della tesi del complotto di eccesso di offerta per abbattere l’oro. Ma certamente c’è qualcosa che ci sfugge. Ma non temete: Baffone Reloaded e Fox Mulder indagano. I want to believe. Pillola rossa o pillola blu? Il colore non conta: l’importante è che sia un neurolettico.