La notiziola del giorno è che il povero Pier Carlo Padoan è diventato il bersaglio della resipiscenza “de sinistra” dei parlamentari del Pd, che dopo il 4 dicembre hanno improvvisamente riscoperto il valore “sociale” della proprietà pubblica, e di conseguenza si oppongono a nuove “privatizzazioni”, che notoriamente non sono mai state tali ma il pervertimento linguistico di questo paese di bancarottieri ideologi del Nulla ha definito tali.
Più prosaicamente, i piddini sono terrorizzati che l’elettorato possa punirli per aver aumentato le tasse sotto elezioni (perché in Italia ci sono sempre elezioni dietro l’angolo, notoriamente) ed aver consegnato alle multinazzzionali i gioielli italiani. Gli italiani stanno ormai (pare) volgendosi in massa alle fiabe del M5S, uscite da un kindergarten di fuori corso e dove gira roba tagliata alla grande, e per il Pd s’impone quindi la scimmiottatura, nell’angosciosa speranza che il volgo preferisca l’imitazione all’originale. Oggi pregevole intervista a la Stampa del capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, che pone i famosi paletti progressisti a Padoan, l’uomo che da tre anni sta parando il fondoschiena al parolaio di Rignano.
Che fare, quindi, per Rosato, per avere più risorse? Una cosina di questo tipo:
Cos’altro avete detto a Padoan?
«Abbiamo chiesto che il Mef non sia troppo prudente sulle stime di crescita: le nostre previsioni sono sempre sottostimate. Con previsioni più alte possiamo dare in manovra più spazio agli investimenti»
Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima? Poiché le nostre stime di crescita sono sempre più pessimistiche della fulgida realtà (davvero?), ecco l’uovo di Rosato: alzate le stime di crescita! Potremo fare investimenti, spesa corrente, lanciare caramelle al Popolo sofferente e ridurre la pressione fiscale. Eh, gli investimenti, signora mia: se solo potessimo gonfiare la stima del Pil smetteremmo anche di mentire all’Europa, come invece successo lo scorso anno, quando abbiamo ottenuto più deficit dalla Ue ma siamo finiti a registrare una contrazione della spesa in conto capitale.
Per fortuna l’anima sinistra del Pd si è risvegliata, mettendo all’angolo il bieco tecnocrate Padoan. Con questa riscossa, nulla è precluso. Torna un caposaldo dell’italianità, quello dei pacchi in Autogrill. Falliremo, ma almeno divertendoci. E tutti in gita premio a Bad Godesberg.