- Titoli di stato riservati agli italiani: più spread per combattere lo spread, sarebbe piaciuto a Mitridate. Pare cabaret ma dietro potrebbe esserci un piano;
- Cosa accomuna le nostre assicurazioni e le nostre banche? La patriottica incapacità di diversificare gli investimenti, propri e altrui;
- Il Jobs Act ha limiti e difetti. Lo scopre un noto esponente Pd, dall’opposizione;
- Dicevano assomigliasse a Padoan. Ora il proteiforme ministro Tria prende le sembianze di Monti e Cottarelli. Vicenda sempre più intrigante;
- Arriva il decreto dignità: la strada dell’inferno è lastricata di crassa ignoranza, prima che di buone intenzioni;
- Si avvicina il secondo referendum sulla Brexit: questa volta a votare saranno le imprese;
- Scoperte che meriterebbero una “inchiesta” della Gabanelli: in Italia non c’è un’unica curva dei rendimenti;
- Piccoli elettori italiani crescono;
- Nel frattempo altri elettori, cresciuti ed invecchiati, insistono a non comprendere la differenza tra una tantum e ricorrente;
- Il potere onirico della sociologia: il mitico Mimmo De Masi sulla inversione dei flussi causali che porta a correlazioni spurie;
- Tra reiders e vaucher, Giggino punta a riformare anche l’inglese. Per ora, i suoi burocrati ministeriali lo assecondano;
- All’Ama non sanno più a che santo votarsi per ridurre il danno di un patologico assenteismo;
A Invalsi siam messi maluccio, ma per fortuna compensiamo con un sacco di laureati con lode all’università dell’internèt:
Cronache da un paese che affogherà nel vomito della propria sovrana ignoranza. pic.twitter.com/PYAWXEzScT
— Mario Seminerio (@Phastidio) July 6, 2018