Con la solita modestia e sobrietà, Salvini e Di Maio hanno presentato la manovra finanziaria (nota di aggiornamento del Def) come “del popolo”, un passo verso la civiltà e che “abolisce la povertà”. Per fare tutto ciò, assicurano, basterà portare il deficit al 2,4% (in rapporto al Pil) per tre anni ed il gioco è fatto!
Le misure più corpose riguarderanno il reddito di cittadinanza, le pensioni ed in minima parte la riforma delle aliquote fiscali per un totale di 40 miliardi (2,5 punti di Pil), di cui 27 in deficit. Ne abbiamo parlato con Andrea Roventini, professore associato presso la Scuola Sant’Anna di Pisa, e Leonardo Becchetti, ordinario di economia politica presso l’Università di Roma Tor Vergata. Buon ascolto.