Podcast: la settimana phastidiosa – 4 luglio 2020

  • Le vie della spesa pubblica italiana sono infinite, come la fantasia di cui il nostro popolo, elettori ed eletti, è dotato. Peccato che le nostre risorse fiscali siano invece finite, in ogni senso;
  • La rendicontazione come malattia esantematica del grillismo;
  • Del resto, il MES pandemico è una diabolica trappola in cui il creditore non vede l’ora di perdere soldi;
  • Meno concorrenza, agevolazione “involontaria” di mercati locali proni a collusione (oltre che ad infiltrazioni criminali), mano libera di firmare per i burocrati incapaci o corrotti, purché evitino il dolo. Ecco il “decreto semplificazioni“;
  • Fenomenologia di Mariana Mazzucato e del suo stato investitore, frutto di una antica fascinazione per le oligarchie industriali-militari, e che finisce a microgestire i sussidi per le imprese;
  • Non esistono atei nelle trincee né liberisti dopo una pandemia. Somiglianze e diversità tra governi di due paesi prostrati dal virus. Tra New Deal e Piani Marshall, la realtà giudicherà;
  • Spagna e Regno Unito hanno pressione fiscale relativamente bassa, quindi potrebbero reggere più spesa per welfare. A patto che la qualità di spesa e imposte non sia “italiana”;
  • I gabellieri della copia perduta;
  • Il lavoro straordinario diventa ordinario e “diritto acquisito“?
  • Manicomio Italia: nascono le aziende nazionalizzate figlie del mercato;
  • Con la sola imposizione delle chiacchiere: edifici scolastici dismessi ma pronti ed agibili per metà settembre;
  • ‘Bboni, state ‘bboni“: fare i virologi e diventare virali;
  • Troppe idee portano alla paralisi: indovinate chi è l’unico paese a non aver ancora inviato a Bruxelles il programma nazionale di riforme;

E dopo la lettura, buon ascolto

Foto di Tumisu da Pixabay

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