L’angolo di Phastidio: a domanda rispondo (forse)

Questa settimana con Costantino proviamo a rispondere alle domande degli spettatori/lettori, più o meno legate all’attualità, o all’eterno ritorno di temi che ci perseguitano nel Paese della Marmotta, in sessanta minuti.

Come giudicare l’operazione CDP-Borsa italiana? Per ora come un interessante investimento, entro un importante gruppo di borse europee. Nulla a che vedere con le solite farneticazioni della politica, che pensa che avere la borsa in comproprietà domestica serva a risolvere non è chiaro cosa.

Cosa rischia CDP, di questo passo di investimenti? A parte operazioni problematiche in questo periodo, come aumentare l’esposizione al settore alberghiero, se la redditività di CDP resterà soddisfacente come oggi, nessun problema. Se invece, anche a seguito di eventuali errori di investimento, CDP dovesse andare in rosso, ci sarà da sudare freddo, come contribuenti. Personalmente, guardo con timore all’eventualità che qualche caudillo analfabeta ordini a CDP di indebitarsi e pagare un dividendo straordinario al Tesoro, attraverso identiche operazioni delle controllate. In quel caso, sarebbero enormi problemi.

Come finirà per le banche, con questa pandemia che minaccia di fare esplodere le sofferenze? La lobby dei banchieri cercherà di far sospendere il calendar provisioning, aumenteranno le pressioni per creare bad bank europee (auguri). Ma direi che, per ora, le nostre banche stanno nel gruppone globale, e non ne sono outlier. Sofferenza comune, mezzo gaudio.

Come commentare le azioni ormai pluriennali di Fed e Bce? Come faccio da sempre. Poi, se qualcuno cerca la purezza, si accomodi ma temo finirebbe in tragedia (sospiro).

Chi è esattamente Giuseppe Conte, che mesi addietro ho elogiato per motivi non esattamente commendevoli ma riferiti al “sistema” e non alla sua persona? Nel video ve lo ripeto.

MES o non MES? A sentire Zingaretti (che tenerezza) pare il vero vaccino. Si tratta solo dell’ultimo teatrino italiano, alla costante ricerca di proiettili d’argento e di guerricciole di religione. E qui ci sta bene un bel yawn. Nel video trovate, come piccolo bonus, un mio vaticinio sulle pietre tombali della politica che vengono spostate dopo poche ore.

Ma lo stigma? Dopo la presa di posizione spagnola, che segue quella portoghese (ma Gualtieri sta facendo lo stesso, solo che non può pubblicizzarlo), cioè la volontà di usare per ora solo le sovvenzioni e non i prestiti, i nostri eroi hanno circa tre anni di tempo per capire se lo stigma vero diverrà usare i loans del Recovery Fund. Sarebbe uno sfizioso stigma, per il paese che vuole evitare stigmi, veri ed immaginari.

A proposito, sapete quale è l’unico, vero stigma italiano? Quello di avere, unico paese in Eurozona, un “effetto snowball” negativo. Cioè unico ad avere crescita del Pil nominale inferiore al costo medio dello stock di debito, e per ciò stesso di autoalimentare il rapporto d’indebitamento. Previsioni? Dalla mescalina alla Nadef, come ogni anno. Arriva la crescita, ma solo tra due anni. Stiamo invecchiando con questi documenti, amici miei.

“È vero che la banca centrale può controllare il livello dei tassi?” E quindi il rischio di credito? NO. NO. NO.

E molto altro, se avrete tempo e voglia. Buona visione.

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