- È bastato che il premier evocasse la parola magica “patto” per fare impazzire le tribù che, a colpi di patti non troppo edificanti, ci hanno portato sin qui;
- Politica italiana paralizzata dalle contraddizioni di una proposta che è puro populismo economico, oltre che profonda ignoranza della realtà;
- Non penso sentiremo gridare “facciamo come la Spagna!“;
- Due altri anni di Cigs al personale Alitalia, prima dei successivi;
- La Belt & Road di Pechino è una gigantesca operazione di credito infrastrutturale opaco e ampiamente occultato. Nulla di buono per i paesi emergenti debitori;
- I travet tornano in ufficio per alimentare a suon di panini il nuovo miracolo economico italiano. La daremo a bere alla realtà?
- Crisi energetica ed effetto serra, ma quella olandese;
- Prosegue la moria di fornitori britannici di luce e gas;
- Si allunga il rosario delle esplosioni di costi su materie prime e materiali, sempre con epicentro Cina;
- A proposito, a quando una tappa cinese per Greta?
- I banchieri centrali si accorgono -forse- di quanto può essere protratto il temporaneo;
- La marmotta italiana ha un nome e un cognome;
- Non avevamo dubbi che questa fosse una sindemia e non solo una pandemia;
- Il governo ha pubblicato la Nadef: prevede più deficit ma alcuni caratteristi hanno ripreso a parlare di austerità;
- Forse temendo che un liberale diventi ministro delle Finanze in Germania, dopo la vittoria dell'”Enrico Letta tedesco” (sic);
- Plauso ai gemelli Di Maio, sempre sul pezzo;
- A proposito di prevalenza del cretino;
- Argentina, stampa che non ti passa (l’inflazione);
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