- Dal cilindro del decreto omnibus estivo esce una inattesa gabella straordinaria a carico delle banche, e il governo più a destra d’Europa si traveste da Robin Hood. Hasta el peronismo, siempre;
- L’improbabile e ancora indeterminata tassa sugli “extraprofitti” bancari scatena la grottesca corsa pavloviana bipartisan a trovare destinazioni di spesa per gli spiccioli che alla fine produrrà;
- Ma il quantum di quel gettito resta nel grembo di Giove;
- E comunque, mi sono sbagliato: alla tassazione degli “extraricavi” siamo giunti ora;
- Il casus belli di tutto sono stati questi maledetti tassi variabili che, provocatoriamente, variano;
- Giorgia Meloni per ora non è Liz Truss ma potrebbe diventarlo, nell’affanno di coprire con misure estemporanee un crescente fardello di spese e spingendo i mercati ad aumentare il premio al rischio-Italia;
- Ma la copertura delle sue gesta da parte del servizio pubblico resta confortevolmente avvolgente;
- Il cosiddetto decreto Asset (sic) e investimenti aveva dolcetti anche per la saga infinita ex alata;
- “Un alleggerimento fiscale al tavolo 37!”
- Te lo spiego con un disegnino. Ah, no, aspetta;
- Torna l’eterna domanda: solo cinici o invece fedele espressione dell’elettorato?
- Le grandi e ricorrenti domande sulle operazioni di sistema all’italiana;
- Universi alternativi: il governo italiano spiega concorrenza e “regole di mercato” a Ryanair;
- Quando uno sciopero in Australia rischia di abbattersi sulle bollette in Europa;
- Quello di inflazione climatica è concetto che impareremo a conoscere, temo;
- Nuovo episodio della guerra mondiale dei sussidi, stavolta in Germania;
- Tutto va bene, Madama la Marchesa cinese;
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