UNIONE:FASSINO, RESPONSABILE CHIEDERE ANCHE VOTI OPPOSIZIONE
(ANSA) – ROMA, 11 FEB – Piero Fassino rinnova, alla trasmissione ‘Conferenza Stampa’, il concetto che il centrosinistra, se tornerà al governo, farà in modo di attuare il suo programma anche se dovesse, su alcuni temi specifici, mancare il consenso di tutta la maggioranza.
”Quando una maggioranza si trova di fronte al fatto che una sua parte non condivide una certa scelta, sia in politica estera o in altro – spiega Fassino – quella maggioranza ha due possibilità: la prima di non fare niente e dire ‘mi fermo’; e l’altra e’ di non sottrarsi alla propria responsabilità di governo. In questo caso si presenta in Parlamento, anche se non tutta la maggioranza e’ d’accordo e li cercherà i voti”.
”Questo – sottolinea il segretario dei Ds – vuol dire dare garanzia che non ci sottrarremo alle nostre responsabilità e se la nostra posizione e’ giusta può ottenere, nell’interesse del paese, i voti dell’opposizione”. (ANSA).
Traduzione: non abbiamo una politica estera: nel ’99, per fare la guerra “giusta” alla Serbia, quella non ratificata dalla divinità chiamata Onu e ratificata invece dal governo D’Alema (quello che era succeduto alla defenestrazione di Prodi), ci sono serviti i voti dell’allora Polo. Non abbiamo neppure una politica economica, perché Bertinotti vuole la patrimoniale e il resto della coalizione no. Però, “nel supremo interesse del paese” siamo pronti a prendere i voti dell’opposizione (l’amaro calice, il vero concetto bipartisan…) quando, puntualmente, non avremo una maggioranza parlamentare. Mah, non sarà che tutto questo parlare di “quando saremo al governo” suona un po’ come un’auto-gufata?