Scrive Giampaolo Pansa, noto estremista di destra:
Sbaglia, l’Unione guidata da Romano Prodi, se pensa che tutto questo [l’utilizzo strumentale della storia, ndr] serva a vincere la partita del governo. Può servire a rassicurare, e forse a galvanizzare, il suo elettorato. Ma le carte da giocare sono ben altre. Per conquistare i moderati (indispensabili per battere il centro-destra), l’Unione deve fare anche un uso moderato della storia. Altrimenti, rischia di esporsi a pessime sorprese.
Volete un esempio? Le sinistre del 1945 credevano che il ‘vento del Nord’, l’ondata di consensi conquistati con la guerra partigiana, potesse condurle alla vittoria anche sul terreno della politica. Erano convinte che il 25 aprile fosse la data di nascita pure per gli italiani del centro e del sud, dove non c’era stata nessuna Resistenza. Poi arrivò un signore dallo stile austro-ungarico, un antifascista moderato. I vignettisti lo disegnavano vestito da prete e con un nasone da avvoltoio. Le sinistre lo bollavano come lacchè degli Stati Uniti, servo del Vaticano e amico dei fascisti. Si chiamava Alcide De Gasperi. E in un sola giornata, il 18 aprile 1948, cambiò il destino del paese. Per fortuna nostra, debbo aggiungere.